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[club cultural tour] frigoriferi milanesi 19 gennaio 2016

 

Il 2016 è iniziato e il Club GAMeC è ripartito con il ricco programma culturale previsto per il nuovo anno.

Il “via alle danze” è stato dato lo scorso martedì 19 gennaio dalla visita ai laboratori di restauro OPEN CARE e ai Frigoriferi Milanesi, noti come importante luogo di incontro e di scambio dedicato all’arte e alla cultura.

Appena arrivati siamo stati accolti dalla dottoressa Antonella Crippa che ci ha subito invitati a visitare uno degli ultimi spazi aperti all’interno del sito, inaugurato lo scorso settembre, e ospitante una nuova sede della galleria di Laura Bulian. La mostra in corso “La quarta prosa” è dedicata alla corrente di poesia visiva dell’Est, un’area da sempre al centro degli interessi della Bulian.

In seguito siamo stati condotti al quarto piano del polo principale di OPEN CARE dove ci è stata illustrata la storia del luogo: nati nel 1899 come fabbrica del ghiaccio e magazzini refrigeranti, i Frigoriferi Milanesi sono stati nel tempo adibiti a varie funzioni sino alla destinazione quando, nel 2003, prende vita OPEN CARE – Servizi per l’Arte, la prima realtà europea a integrare tutte le attività necessarie alla gestione, conservazione e valorizzazione delle opere d’arte.

Da qui, ripercorrendo il cortile esterno principale, abbiamo proseguito verso l’area dei caveau, che con i loro oltre 8000 metri quadrati di superficie costituiscono la più grande area europea adibita alla conservazione di beni artistici e di preziosità di qualsiasi genere. L’impatto con questo luogo, con la sua imponenza e la sua austera atmosfera di estrema sicurezza, è stato davvero incredibile. Dotati di parcheggio interno e di sale private per la visione delle opere riservate ai clienti e ai loro ospiti, i caveau dispongono di depositi specifici per le diverse tipologie di beni, cassette e armadi blindati di varie misure nonché di locali blindati la cui ampiezza varia dagli 1,5 ai 250 mq.

Dopo una breve occhiata all’interno del Palazzo del Ghiaccio, edificio in stile Liberty nato negli anni Venti come la più grande pista di pattinaggio coperta di tutta Europa e oggi tramutato in spazio polifunzionale dove prendono posto di volta in volta sfilate di moda, esposizioni artistiche, manifestazioni culturali di svariata tipologia, la visita è proseguita successivamente con l’ingresso nei laboratori di restauro veri e propri, dove ad accoglierci vi erano la dottoressa Isabella Villafranca Soissons, direttrice del dipartimento, ed il suo staff. Da qui è partito l’interessantissimo viaggio tra le varie sezioni adibite al restauro degli oggetti preziosi più svariati: da quella dedicata alle opere polimateriche, di cui fa parte la maggior parte della produzione artistica contemporanea, a quella del legno sino all’area dedicata agli antichi arazzi e tappeti. È stata per i soci un’occasione preziosa per visionare direttamente l’attento e minuzioso lavoro dei restauratori ed entrare così in contatto diretto con quella che è un’attività che spesso passa in secondo piano nel processo di fruizione dell’opera ma che ha una rilevanza fondamentale ed irrinunciabile.

Per concludere al meglio il nostro ricco pomeriggio, ci siamo infine riuniti tutti insieme all’interno del bar/ristorante “La Cucina dei Frigoriferi Milanesi” per allietarci nell’ultima mezzora con un calice di buon vino e un momento di conviviale compagnia.

Nell’attesa del prossimo evento – che non tarderà ad arrivare – vi salutiamo con qualche fotografia della visita e un paio di link interessanti:

OPEN CARE

Laboratori di restauro

Caveau

 

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