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[club cultural tour] fondazione Prada Milano 17 marzo 2017

Lo scorso venerdì 17 marzo i soci del Club GAMeC sono stati in visita presso la Fondazione Prada, dove Nicole Merisio, operatrice culturale presso la stessa fondazione, con la quale abbiamo già avuto il piacere di visitare lo spazio di Largo Isarco qualche mese fa, ci ha accompagnati nella visita di tutti gli ambienti caratterizzati dalla presenza di nuove mostre temporanee.

La scelta di proporre una visita in Fondazione è stata dettata principalmente dal fatto che al momento questo bellissimo spazio ospita una mostra di Pamela Rosenkranz, artista che inaugurerà il prossimo maggio una personale in GAMeC a cura di Sara Fumagalli e Stefano Raimondi.

La visita del gruppo, raggiunto presto da Stefano Raimondi, curatore di GAMeC e della prossima personale di dell’artista presso il nostro museo insieme a Sara Fumagalli, è partita proprio da Slight Agitation, all’interno della quale la Rosenkranz propone la sua nuova installazione dal titolo Infection, basata sull’azione di un parassita attivo a livello neurologico, che colpirebbe circa il 30% della popolazione mondiale. Un’imponente montagna di sabbia è realizzata all’interno dei vasti spazi della Cisterna, creando un confronto con la sua architettura industriale. Il materiale naturale è intriso di una fragranza ottenuta da feromoni di gatto ricreati in laboratorio, capaci di attivare specifiche reazioni di attrazione e repulsione a livello biologico e di influenzare in maniera subconscia il movimento dei visitatori. Una luce verde RGB illumina dall’alto questa enorme massa alterata chimicamente e ne fa evaporare lentamente il profumo. Nicole ci spiega che questo è il batterio che provoca il morbo della toxoplasmosi, e secondo degli studi che sono stati condotti dalla stessa artista, parrebbe che il visitatore che si sente attratto e piacevolmente coinvolto da questa fragranza diffusa nell’aria, lo è in quanto affetto (o lo è stato in passato) da questa malattia.

Proseguendo, la seconda tappa della nostra visita è la galleria Nord che ospita la mostra Exctinct in the Wild, in cui l’artista americano Michael Wang riunisce all’interno di un habitat artificiale alcuni esemplari di flora e fauna non più esistenti in natura, ma solo in cattività. L’ampio spazio della galleria è occupato nella parte finale da tre ambienti/serra ricostruiti che ospitano al loro interno alcune di queste specie viventi estinte allo stato naturale, anche da diversi secoli, il più delle volte per cause direttamente correlate all’invasione della componente umana all’interno dei loro habitat.

Per finire, il gruppo si è diretto presso lo spazio centrale del grande podium per la visita alla mostra ATLAS I, che ripropone alcuni pezzi della collezione di Fondazione, focalizzandosi sugli anni Novanta e su quegli autori che implicano una visione dove trova ampio spazio una soggettività di stampo tecnologico, in cui i prodotti d’arte sono il risultato di una progettazione – dal design al cinema, dal teatro alla pittura – che trasforma l’artista in una sorta di ricercatore scientifico e analitico.  

Di seguito alcune immagini dell’evento:

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