GITA CULTURALE A PIACENZA
Sabato 9 Novembre i Soci del Club hanno partecipato ad una gita culturale a Piacenza.
La prima tappa prevedeva una visita guidata della collezione della Pinacoteca Ricci Oddi: il nucleo collezionistico più importante della Galleria è la raccolta creata dal suo fondatore, il nobiluomo piacentino Giuseppe Ricci Oddi, tra il 1897 e il 1937. Tra gli autori rappresentati nella collezione figurano, tra gli altri, Gustav Klimt, Tranquillo Cremona, Gaetano Previati, Antonio Mancini, Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini, Umberto Boccioni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Felice Casorati, Carlo Carrà.
Successivamente, i Soci hanno visitato la mostra Sul Guardare Atto IV – Valentina Furian/Notti Bianche presso la sezione arte di XNL Piacenza, centro d’arte contemporanea, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La mostra, prima personale in un’istituzione italiana dell’artista Valentina Furian (Venezia, 1989), rappresenta l’atto conclusivo del programma espositivo a cura di Paola Nicolin e dedicato alla rilettura del patrimonio artistico della città, in dialogo con opere di artisti contemporanei. Il progetto mette in scena una nuova opera video, Centauro (2024), risultato di una serie di importanti residenze e collaborazioni istituzionali (Proa Fundacion in collaborazione con GAMEC Bergamo) che l’artista ha sviluppato in più di un anno di ricerca.
Nel pomeriggio si è tenuta la visita alla mostra Chapter 1: May my vision be your present, personale dell’artista Adji Dieye (Milano, 1991) presso UNA Galleria. La mostra riunisce una serie di opere di nuova produzione che spaziano dall’installazione con l’uso di tessuti alla pittura, attraverso le quali l’artista prosegue l’indagine sul rapporto tra architettura, materiale d’archivio e sfera pubblica nella costruzione dell’identità nazionale post-coloniale.
La gita culturale si è conclusa con una visita guidata dello Shit Museum di Castelbosco – Piacenza, fondato nel 2015 dall’imprenditore agricolo Gianantonio Locatelli. A Castelbosco sorge un’importante realtà industriale che produce latte per la produzione del Grana Padano. Qui, ogni giorno, 3.500 bovini producono 500 quintali di latte e 1.500 quintali di deiezioni. Gianantonio Locatelli ha scelto di trasformare lo sterco, che altrimenti avrebbe rischiato di inquinare la falda acquifera, in elettricità, dando vita a un progetto avveniristico non solo ecologico e produttivo, ma anche culturale.Ospitato nel castello medievale dell’azienda agricola, il Museo pone al centro le pratiche artistiche della trasformazione. Il percorso espositivo “Uomo, Natura, Cultura” (ispirato all’opera di Claudio Costa) include i wall drawings di David Tremlett, un intervento paesaggistico di Anne e Patrick Poirier, e opere di Michael Badura, Gianfranco Baruchello, Bernd e Hilla Becher, Roberto Coda Zabetta, Claudio Costa, Herman de Vries, Claudio Parmiggiani, Daniel Spoerri e Carlo Valsecchi.